Millwall-West Ham: una rivalità senza tempo

Millwall–West Ham è una delle faide calcistiche più iconiche. Non è soltanto un derby, ma una questione di identità, appartenenza e storia. Tra scontri epici, tensioni sociali e un posto d’onore nella cultura popolare, la faida tra queste due squadre è diventata una delle più feroci e leggendarie del calcio inglese. Ma cosa l’ha resa così accesa?
Le origini
La rivalità tra il Millwall Football Club e il West Ham United affonda le sue radici alla fine del XIX secolo nell’East End di Londra. Entrambe le squadre nacquero in questo quartiere operaio: il Millwall, fondato nel 1885 come Millwall Rovers da lavoratori di una fabbrica di conserve alimentari sull’Isle of Dogs, e il Thames Ironworks, fondato nel 1895 dai dipendenti dell’omonimo cantiere navale, che nel 1900 divenne il West Ham United. I lavoratori si divisero, così, tra chi sosteneva il Millwall e chi il West Ham.

The Dockers Derby
Arsenal, Tottenham, Chelsea, West Ham, Fulham, Crystal Palace, Brentford, QPR, Barnet, Leyton…no, non è l’elenco delle squadre partecipanti alla FA cup. Sono tutti club inglesi con sede a Londra. La capitale inglese, grazie al suo immenso territorio, può contare ben 18 squadre di calcio. Quindi, in teoria ci sono 9 potenziali derby a Londra. Puramente potenziali perché non tutti militano nella stessa categoria (attualmente solo sette giocano in Premier League). Ma quanto a tifo, passione, rivalità e agonismo, il derby Milwall-West Ham è indubbiamente quello più sentito. “The dockers derby”, è così che viene definito. Il derby degli scaricatori di porto.
In un contesto simile una partita di calcio non è finalizzata all’intrattenimento di una comunità. Ogni derby diviene l’occasione per imporsi e primeggiare sul campo di battaglia. Una guerra civile sull’Est End londinese. Tuttavia, a causa dei diversi destini dei due club, con il West Ham che vanta 66 partecipazioni nella massima divisione inglese, la Premier League, dove invece il Milwall partecipò solo in due edizioni dal 1988 al 1990, le due tifoserie si sono incrociate relativamente poco. O meglio, pochi confronti all’interno di uno stesso stadio. In oltre 100 anni di storia, sono solo 24 le sfide ufficiali che hanno visto coinvolte i due club londinesi. Ma il numero così basso di precedenti calcistici non riduce l’intensità agonistica della rivalità.

Primi scontri e sciopero del 1926
La prima partita ufficiale tra le due compagini si tenne il 9 dicembre 1899, in un incontro di FA Cup, con la vittoria del Millwall per 2-1. All’epoca, la vicinanza geografica e la competizione tra le rispettive aziende di riferimento (il cantiere navale Thames Ironworks e la fabbrica di conserve JT Morton) alimentarono una forte rivalità tra i tifosi, molti dei quali erano operai impiegati in queste industrie concorrenti.
Un evento significativo che intensificò ulteriormente l’ostilità tra le due tifoserie fu lo sciopero generale del 1926 nel Regno Unito. Secondo alcune fonti, mentre molti lavoratori dei Royal Docks, sostenitori del West Ham, aderirono allo sciopero in solidarietà con i minatori, si racconta che gli operai dell’Isle of Dogs, area tradizionalmente legata al Millwall, non parteciparono, causando un profondo risentimento tra le due comunità.
Gli scontri più famosi
Da lì, l’odio è cresciuto, trasformandosi in una delle faide più violente d’Inghilterra. Gli scontri tra le due tifoserie sono leggendari. Perché nel corso degli anni, la rivalità si è manifestata non solo sul campo, ma anche attraverso episodi di violenza tra le frange più estreme delle tifoserie, come gli scontri avvenuti durante una partita di beneficenza nel maggio 1972, nota come il “Giorno del Giudizio”. Nel 1978, una delle partite più infuocate finì in una vera e propria guerriglia urbana. E nel 2009, un match di Coppa di Lega si trasformò in un caos totale, con invasioni di campo e feriti. Questi episodi hanno contribuito a consolidare l’immagine di una delle rivalità più accese e storiche del calcio inglese.
“Hooligans” e come il cinema rappresenta questa faida
Hooligans non è solo un film sulla violenza negli stadi. È un viaggio nel mondo delle rivalità calcistiche più feroci d’Inghilterra. Nel film seguiamo Matt Buckner. Il brillante studente di giornalismo, ad Harvard, viene espulso dall’università per colpa del suo compagno di stanza Jeremy Van Holden, figlio di una ricca e potente famiglia. Quest’ultimo è un tossicodipendente e, una volta scoperto il tutto dalla scuola, fa in modo che tutte le colpe ricadano su Matt, al quale offre dei soldi come “ricompensa”. Matt quindi, disilluso e sconfitto, decide di andare a Londra da sua sorella Shannon, dove fa amicizia con il fratello di suo cognato, Pete Dunham, leader degli hooligans del West Ham United, la Green Street Elite (GSE, che si ispira all’Inter City Firm). Il giovane si ritroverà così catapultato in una guerra tra fazioni, un vero e proprio stile di vita per gli hooligans. Una volta accolto nella “famiglia”, ne sposerà la filosofia e non tarderà a rivestire un ruolo di rilievo tra i ranghi del gruppo. Nel bene, e nel male.
Perché quello che sembra solo un tifo acceso si trasforma in una guerra, con il Millwall come nemico storico. Quindi, Hooligans non è solo un film sulla passione per il calcio, ma una finestra su una rivalità nata oltre un secolo fa e ancora oggi carica di tensione. E voi cosa ne pensate di questo lato oscuro del calcio?

