LA METAMORFOSI DI LUCAS DA CUNHA

Lucas Da Cunha, nato il 9 giugno 2001 a Roanne, Francia, è un calciatore francese di origini portoghesi che attualmente milita nel Como 1907 in Serie A. Dopo aver iniziato la sua carriera nelle giovanili del Rennes, ha esordito in prima squadra nel 2019, per poi trasferirsi al Nizza nel 2020. Successivamente, è passato in prestito al Losanna, in Svizzera, e al Clermont in Francia. Nel gennaio 2023, Da Cunha è passato al Como, con cui ha un contratto fino al 2029.
CHI SEI LUCAS?
È un calciatore rapido e veloce, di piede mancino. Tra le sue doti, spiccano una certa abilità nell’uno-contro-uno e nel tiro dalla distanza, caratteristica che esprime molto bene anche nei cross e nei calci piazzati.
Fin dal suo arrivo al Como, Da Cunha ha dimostrato una notevole versatilità tattica. Inizialmente impiegato principalmente come ala sinistra, ma non solo, ha ricoperto diversi ruoli offensivi. Nel corso delle stagioni, l’allenatore Cesc Fàbregas ha sfruttato la sua intelligenza tattica schierandolo sia come trequartista centrale che come esterno destro, a seconda delle esigenze della squadra. Questa flessibilità ha reso Da Cunha un elemento chiave nel sistema di gioco del Como, contribuendo sia in fase di costruzione che di finalizzazione.
Esterno offensivo, che può giocare su entrambe le fasce. Riesce ad esprimersi bene in entrambe le fasi di gioco, sia in fase offensiva che in fase difensiva. Da Cunha sa allargarsi e puntare l’uomo per poi accentrarsi o crossare verso il fondo o per servire i compagni di squadra.
La sua evoluzione tattica è evidente anche nei numeri: 70 presenze, 10 gol e 8 assist tra Serie B e Serie A, dimostrando dunque una crescita costante in termini di contributo offensivo.
La sua capacità di interpretare diversi ruoli e di adattarsi alle dinamiche della partita lo rendono un giocatore prezioso per i lariani, sia nel presente che in prospettiva futura.
SAPER SFRUTTARE LE OCCASIONI
In una situazione di emergenza infortuni, è arrivata la svolta stagionale per Lucas. Il francese ha saputo sfruttare al meglio lo stop di Sergi Roberto, grazie alla mossa tattica di Fabregas: arretrandolo a centrocampo, al fianco di Perrone davanti alla difesa.
Un esperimento riuscitissimo a Genova, per mettere più qualità davanti alla difesa. Un tentativo, fatto evidentemente a ragion veduta, che ha talmente convinto Fabregas tanto da essersi pentito di non averlo già proposto in precedenza: “È una soluzione che si potrà rivedere prossimamente, anzi avrei già dovuto farlo a Empoli. Dobbiamo percorrere sempre la strada che abbiamo imboccato, con giocatori di personalità e di qualità”. Una promozione totale: “Per me, Da Cunha è Mvp di Genova. Complimenti a lui, che ha giocato in un ruolo nuovo e per quel che ha fatto con e senza palla» ha dichiarato Cesc dopo la partita.”
Come detto, da qui è arrivata la vera svolta. Infatti, dopo la partita contro l’Inter nella 17ª giornata di Serie A , l’allenatore del Como ha elogiato nuovamente la prestazione del centrocampista francese, sottolineando la sua ottima gestione del centrocampo.
“Ci sono stati giocatori che hanno dimostrato grande personalità, anche sotto la pressione dell’Inter. Sapevano tenere palla, costruire azioni con uno-due efficaci e non buttarla via. Da Cunha, in particolare, è stato spettacolare: coraggio, personalità e una forte volontà di imparare e migliorare.” – Cesc Fabregas
Cesc Fàbregas ha continuato i suoi elogi: “Con giocatori così, posso andare ovunque. Dobbiamo continuare su questa strada, lavorare duramente e, magari, l’anno prossimo tornare qui per fare ancora meglio e portare a casa i punti.”
DIAMO I NUMERI
Su 20 partite disputate, è partito titolare in 15, per un totale di 1314 minuti giocati, segnando un solo gol contro il Genoa in trasferta.
Riprendendo quanto detto prima, pongo l’attenzione su dati come: precisione dei passaggi, pari all’87%, i duelli vinti: 53% ed 86 palle recuperate.
Gli assist previsti (xA) sono 2,40; i passaggi chiave 1,4, con una precisione pari all’87%.
Precisione passaggi nella propria metà campo è del 92%, mentre la precisione passaggi nella metà campo avversaria del 77%. Intercetti a partita 0.5. Tackle a partita 1.3. Contrasti totali vinti del 53%.
(Dati raccolti sull’intera stagione finora)
CONTESTUALIZZIAMO
Cosa significano questi dati?
Non fanno altro che sostenere la tesi riportata in precedenza e, confermata dallo stesso Fabregas. Come in un vero e proprio processo di metamorfosi, Da Cunha ha saputo rispondere al meglio nel suo nuovo ruolo, adattando le sue caratteristiche alla mediana e migliorando il proprio rendimento, fino a diventare un elemento chiave della squadra.
Chi vi scrive è profondamente convinta del principio alla base del processo che ha portato Da Cunha a migliorare il suo rendimento con un cambio di ruolo: l’essersi adattato.
Nulla si ottiene senza il lavoro e senza mettersi in gioco. Da Cunha ha saputo sfruttare al meglio l’occasione a lui capitata e, invece che fermarsi al primo ostacolo (un ruolo apparentemente non suo), è andato oltre e con lavoro e dedizione sta diventando uno dei centrocampisti più interessanti del nostro campionato. E fino a qualche mese fa non era altro che l’ennesimo calciatore di talento che non riusciva a sbocciare.
Proprio come ci insegna Charles Darwin, l’adattamento è il primo passo verso una metamorfosi vincente.